mercoledì 11 dicembre 2013

Il dramma di una vita vissuta con timore


Io che cammino, lavoro che guido, arrivo a casa che vado in palestra e poi che parlo con mio figlio, saluto il portiere, discuto all'ufficio postale, mi ammalo, guarisco, non guarisco, muoio.
Io e i miei difetti, le mie cadute, le salite,  l'andatura, i gran premi della montagna, gli insuccessi, la volata verso il traguardo.
Mi illudo di aver finalmente debellato quel difetto e invece ricado, cado di nuovo nonostante la mia lotta più o meno costante, forse colpa dell'abitudine cresciuta e pasciuta in quelle zone di "confort" a cui mi sono abituato mio malgrado.

Tanto non mi succede nulla, sono sempre io che decido e alla fine mi abituo e tutto sembra normale, permesso e magari m' illudo.

Il peccato mi spaventa, mi deprime, com'è possibile che esista il male?

Dio vuole che ciascuno di noi non abbia mai paura ma che sia costantemente e prevalentemente in sella, pronto a scaldarci i muscoli e a curare le nostre ferite dopo le tante cadute.
Siamo liberi con una immensa voglia di vivere, con tanto desiderio di ridere, di sentirci amati, di rapporti autentici, di romanticherie.
Ogni giorno va vissuto come fosse una specie di pesca miracolosa, irripetibile, senza sentire l'influenza del contesto, del cambio di scena.
Poi arriva la tempesta e tutto sembra compromesso, finito, per noi che fino al giorno prima abbiamo alzato soltanto polvere.

A volte preferiamo stare costantemente al buio, muti, persi dentro la nostra tristezza, sotto vetro.
Imboscati, sperando di non essere troppo al centro dell'arena per non essere visti, infilati tra le zone d'ombra, sperando che la malattia non ci colpisca mai è le brutte notizie vadano altrove.
E se dovesse capitare ci auguriamo che arrivi presto un disco volante e che ci porti via, lontano, in un altro sistema solare.

Siamo pendolari della quotidianità, spesso insoddisfatti e molte volte in bilico, ossessionati dal rischio legato alla scelta.
Ma iI male non fa paura, la sua esistenza rende ancor più umana la vita che precede il cielo e che vale la pena essere vissuta, sempre.

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