mercoledì 6 novembre 2013

Se tutto va bene, siamo rovinati

Ti voglio bene mio Gesù quando mi fai sentire un povero imbecille.
Accade ogni volta che non oso mettermi in discussione, ogni volta che decido di avere una visione della vita centrata solo su me stesso.
Grazie a te mio Signore se riesco ad udire i tuoi passi avvicinarsi ogni giorno, fino a confondersi con le mie orme avvertendo con chiarezza la tua indispensabile presenza.
L'uomo può arrivare ad una veneranda età continuando ad esprimere certezze, credendo siano frutto della sua inviolabile esperienza.
Vorrei non avere mai delle garanzie individuali frutto soltanto dei miei bei ragionamenti ma godere della complessità della vita che non chiede di essere risolta ma semplicemente vissuta da folli visionari, da grandi e spregiudicati sognatori che si gettano all'occorrenza tra le forti braccia di Nostro Padre Dio.
Vorrei tanto continuare ad imbullonare periodicamente i miei obiettivi cercando di realizzarli con coerenza e a qualunque costo.

Vorrei poter dire innanzitutto a me stesso che si può vivere anche oggi come un altro Cristo.
Oggi che ormai per alcuni versi la casa e' crollata e che va ricostruita.
Oggi, forse il peggior momento che l'umanità sta vivendo ma anche il miglior periodo perché possiamo essere tra coloro che rimetteranno in piedi il mondo.
Fecondare, essere guida, soprattutto per i giovani che hanno un cervello come fosse il motore di una Ferrari con i freni di una bicicletta.
Non possiamo più aspettare, dobbiamo agire, sostenuti dalla preghiera, chiedendo a Dio una fede robusta.
Non abbiamo bisogno di particolari appartenenze politiche, associative, sindacali e così via, ma dobbiamo agire in proprio e per noi stessi con l'esempio e con l'unica tessera che abbiamo, quella del battesimo.
Mi piacerebbe creare una Scuola, una vera Accademia che educhi ed insegni ad Amare.
Dio mio, sono uno sciagurato perché non sono capace di Amare nessuno ma soltanto me stesso e per lo più in maniera sbagliata.
Vorrei almeno vivere con maggiore profondità una quotidianità eroica e sorridere contaminando il mondo di allegria consapevole che non ho bisogno di alcuna certezza per apprezzare il presente, un autentico dono di Dio.

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